VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art


Eidola
Sonora
A cura di Emilio Piccolo

     William Shakespeare
Sonetto n. 49
(Lettura di Christopher Lyndon Gee e Giuliana Lucchini)

   

Against that time (if ever that time come)
When I shall see thee frown on my defects,
When as thy love hath cast his utmost sum,
Called to that audit by advised respects,
Against that time when thou shalt strangely pass,
And scarcely greet me with that sun thine eye,
When love converted from the things it was
Shall reasons find of settled gravity;
Against that time do I ensconce me here
Within the knowledge of mine own desert,
And this my hand, against my self uprear,
To guard the lawful reasons on thy part,
To leave poor me, thou hast the strength of laws,
Since why to love, I can allege no cause.


Contro quel tempo (non sia mai quel tempo venga)
Quando ti vedrò accigliarti sui miei difetti,
E quando il tuo amore il saldo del conto ottenga,
Chiamato a quella resa da saggi rispetti,
Contro quel tempo quando passerai estraniato
E quel sole, il tuo occhio, non mi saluterà,
Quando l’amore da quello che fu, cambiato,
Troverà ragioni di salda gravità,
Contro quel tempo qui mi voglio rifugiare
Entro la conoscenza del mio proprio merito,
E questa mia mano contro me stesso alzare,
Difesa a lecite ragioni del tuo credito.
A lasciarmi, povero me, hai forza di legge,
Perché amarmi, nessuna causa mi sorregge.

trad. Giuliana Lucchini

Legge Christopher Lyndon Gee



Legge Giuliana Lucchini


Home