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Poetry Wave

Recensioni e note critiche

Angela Passarello, La carne dell’angelo
di Antonio Spagnuolo


Angela Passarello, La carne dell’angelo
Ed. Joker 2002, pagg. 60, € 9,00 
 
La ricerca della partecipazione mistica e misteriosa di colui il quale, in silenzio, ben nascosto, assolutamente invisibile anche se certamente onnipresente, potrebbe coinvolgere la nostra esistenza giorno dopo giorno, in dimensioni insondabili, appare in queste pagine della Passarello quasi capacità dell’autrice di trarre da una “immagine incorporea” la sostanza materica necessaria per un “credo”  incontestabile.
La prima parte del volume, (l’angelo pellegrino) è la im/probabile preghiera di chi sente la solitudine affacciarsi anche quando si scrive, nelle ore più insolite, nei momenti drammatici e nelle vicissitudini banali, quando il dono della serenità rimane oscuro anche a chi lo percepisce.
Esperienza difficile è “auscultarsi”,  mentre nelle parole si tracciano i ritmi della realtà, ed il verso è espressione di tacita implorazione.
Per “i grandi scribi” (sezione seconda del volume) maggiori certezze si rappresentano attraverso la rivisitazione di personaggi biblici come Isacco, Salomè, il Battista, la Maddalena, e la stessa Maria, con una delicatezza di introspezione che traspare daslla memoria e dalla esperienza letteraria come autentica elaborazione del dettato.
“Invisibile sfera” (terza sezione) raccoglie pagine decisive, florilegio affidato alla trasparenza dell’intima tenerezza, fra le quali spicca il canto dedicato a Teresa d’Avila: simbolico ardore della rivelazione.
 
19 aprile 2003
Indice generale
Immagine:
Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997


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