In questa nuova e composita raccolta Maurizio Cucchi torna presentarci la figura di Glenn, ‘personaggio’ che l’autore milanese aveva già introdotto in due precedenti testi, il poemetto in prosa Glenn del 1982 e in Donna del gioco del 1987 dove questa figura era in posizione quasi centrale. Qui  la sezione che dà il nome alla raccolta è la quarta, e il padre-Glenn vi ricompare e l’unità dei componimenti è palese. Glenn entra in gioco sugli sfondi tragici della guerra in Russia e in Italia e viene ricordato per balenanti immagini e rivive, attraverso la parola, come un interlocutore muto. Il poeta, che fa parte di una generazione senza guerre, sente attraverso uno scatto memoriale la ricchezza di un rapporto lacerato dalla Storia.

Raffaele Piazza