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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Poesie dei giorni pari
  
4 luglio 2001



Emilio Villa
Però, prima del vento

 
Però, prima del vento,
prima che il vento piova
a lungo andare, a stesa,

i verbi coniugati a malapena, e i gemi-
ti, e imprese, e faccende e càno-
ni, e il bene della vita,

sono i semi riscaldati tra le dita
di una sola mano, di una lingua
sciolta, di una lingua nuova;

e le radici semplici o gemi-
nate, nel nuvolo sommerso
dei parlari, per un secolo

almeno! E siete voi pronti
a non conoscere, e a negare.
a pronunciare detti assurdi,

come così: "Credo quia..."?
"credo che è ora di andar via",
"credo che tutto", e "penso che"?

Però prima che venga
prima che l'ombra della bellezza
annuvoli i moderni continenti,

però prima che venga
tardi, e che qualcuno
bussi alla porta, o il telefono

squilli e ci interrompa,
facciamo tutti insieme qualche cosa:
la speranza non è finita, ma comincia:

quella cosa nel pieno delle cose
ci darà la frase giusta
di riverberi, da usare

come una lama, come una decisione
nel groviglio, nel tumulto:
appena ripensando

a un affarino vegetale che profuma
di pomi e di carrube, o le formiche
in pista sul davanzale della metropo-

li e una faccia nostrana alla finestra,
e le braccia assai lunghe, e di lontano,
solo tra cielo e cielo, il ciel che sfuma,

un strido di folle e di gavette:

pensando così a delle secche
pitture per indigeni o croati, e acqua
per dopo, acqua per sempre;

e un temporale non scabroso, rozzo,
candido e immobile, silenzioso
e senza vento, dell'autentico

colore dell'acqua in fondo al pozzo,
per i figli della legge, bei figlioli
di sentenza varia e panni scarsi.


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