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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Poesie dei giorni dispari
29 giugno 2000



Emilio Piccolo
On my way home

 
io non chiedo di lasciarmi vivere
io voglio vivere anche con le orecchie tagliate a metà
con i testicoli rotti e lo sterno rotto
con il cuore lacerato dal dolore
e i piedi piagati dal sudore
io poeta e uomo
che non ha nulla da fare
né con i poeti né con gli uomini
io vecchio e infelice come al tempo della giovinezza
mendicante di sogni
che ha amato le donne e la sua miseria

perciò, basta con questi pettegolezzi
sono stanco dei corvi che predano i miei occhi
e stanco che di me si dica
lo ha consumato il tempo che invidia chi non invidia
e ci lasci in pace se non ha pace

basta con questo sciame di pensieri
da portarsi addosso senza farsi notare
non c'è tristezza non c'è disperazione che non conosca
eppure ho sognato di cantare mentre camminavo
il sole mi era amico
e la donna al mio fianco aveva lombi
in cui tutti avrebbero trovato sollievo

ma tu amore dammi da mangiare
ho ancora da succhiare latte dai tuoi seni
e farti sentire che hai una pelle
ci sono cose che non ti ho raccontate ed erano le migliori
ti ho promesso di portarti nella terra promessa
che t'avrei fatto danzare al buio
e applaudito se con la mano m'indicavi la luna
poi me ne sono andato per i fatti miei
e ti ho lasciata sola con rivoluzioni
che richiedevano più di un sentimento

ho fatto crack
e per essere fedele ai miei sogni
ho smesso di sognare
anche di pregare ho fatto a meno
e di amarti come è giusto amare la donna che ti ama

per il resto, dicembre non è il mese dei ripensamenti
e la libertà è un lusso che ti fotte
ma il mio cuore è solo un muscolo
e non possiede nè tatto né sapienza
non sa che farsene di odori e di sapori
si limita a riciclare un sangue che è sempre lo stesso
e a tenere su questo corpo che non vuole morire

ma io morrò
un'altra volta
ci sono dentro
ci sono tutto
questo è un cuore
che fa una cosa alla volta
è diverso
è così
e ha molto da fare adesso
sopravvivere
battere il tempo
e mettersi da parte

niente prende il suo posto
ma io lo toglierei di lì per lasciarlo su un marciapiede
se mai qualcuno si chini per portarselo a casa
o sullo scaffale di un sexy-shop
che apre solo tra le tre e le sette della sera
lo toglierei per sapere come si vive
con un buco che prima era pieno
e andarmene in giro a gridare
ho un buco qui lo vedete il mio buco
sì lo vedete? mentre è già natale
e penso che marx aveva proprio ragione
la borghesia non l'ha costruita lui
leggete Das Kapital voi donne che giocate a burraco
e poi raccontatemi i fatti vostri
vi ascolterò come un gesuita nel confessionale
che alza la sottana e vi dà la benedizione
ma i peccati ditemi i vostri peccati
e cosa la sera vi fa muovere le anche

ho bisogno di un peccato
uno solo
vero
che sia vero
per continuare a vivere
ma io voglio vivere anche se marx non va più di moda
neanche nietzsche e qualcun altro che mi sembrava
avesse capito qualcosa
buoni solo per scriverci su libri che nessuno legge
vi masturbano il cervello e voi
dite che il nuovo millennio ha bisogno di altri uomini
d'accordo, ho sbagliato
ma ora voglio essere il primo a entrare nel futuro
voglio sentirlo sulla mia pelle
respirare il suo profumo di catrame e deodorante
mangiare da macdonalds la sera del trentuno
voglio una vagina da adorare
ma umida
ma profumata
e duttile quanto basta
per non tradire nessuna emozione
e se ne vada dopo che l'ho scopata
non mi dica né t'amo né sei il migliore
o si ricordi di me all'ultima cena
e non mi chiami dal cellulare o dalla terra dei profeti
per dirmi c'è la luna stasera e si dimentichi
che appena ieri ha goduto di me

ma tu amore dammi ancora un motivo per odiare
questa libertà da fabbrica che mi ubriaca
fa' presto fa' che la primavera non ci cada addosso
prima che abbia descritto a mio figlio il più e il meno
ho una sensibilità storica io
e non riesco a tollerare chi parla a vanvera della morte
e di disperazione e poi vuole vendermi
un cuore piatto come il cielo sotto cui non sa piangere
ho vissuto dopo avere letto e letto dopo aver vissuto
così non sempre mi è chiaro chi è saggio
la mia saggezza è non averla
il mio amore è non amare
il mio odio è non odiare
e poi non ho molto di cui possa dire
ecco, un giorno ero così

donna, tu mi hai fatto poeta
hai succhiato dai miei testicoli il seme di cui avevo bisogno
hai ingoiato i miei sogni quasi fossi il tuo sposo
poi hai fatto della poesia la mia disperazione
e hai provato stanchezza ma anche ciò era nel conto
che te ne andassi, dico, a nascondere la tua tristezza
a chi non ha occhi per vedere
e orecchi per ascoltare
e cuore per costruirsi un cuore
ora i nostri corpi più non godranno
nè tantomeno i ricordi possono restare a lungo
perchè le sensazioni se ne vanno come sono venute
e del penetrare ed essere penetrati non resta traccia
anche se ad unirsi non furono soltanto i nostri corpi
chiaro, non eravamo fatti per stare insieme
e la parola pragmatismo mi dà fastidio
quando nacqui mia madre mi partorì nel dolore
capii allora che si deve essere felici e danzare senza scarpe
ma le stelle le ho trovate solo nel fondo di un bicchiere
o negli occhi di una femmina qualche volta
poi mi sono perso in un mattino che il cielo
pareva spuntato da un affresco del perugino
e capelli tagliati corti mi convinsero
che il tempo può rallentare se vuoi
pensavo d'aver letto troppo ma ho letto troppo
sentivo di non avere vissuto abbastanza ma ho vissuto abbastanza
credevo di non credere più ma ho creduto sempre

bene, ciò non significa che marx abbia ragione
o che nietzsche avesse virtù profetica
ne ho conosciuti che non erano da disprezzare
guy giorgio e qualcun altro che puoi trovare
anche al supermercato e al cimitero
vuole dire solo che facciamo tutti la stessa fine

è finita
non è finita
qui succede tutto
qui succede nulla
qui succede che prima o poi sarò tutto urlo
e griderò alle stelle che non ho più voglia di credere
che siano gli sputi di dio
poi andrò da mia madre per vedere se ancora soffre
terrò la mano sulla sua bocca e dopo le dirò
ora va, guarda, poi torna e dimmi del paradiso
e ffanculo al padre e al fratello
ho una lista che ci farei una camera a gas
sarò caattiivo al punto giusto
così qualcuno capirà che non è facile chiedere perdono
o trovare chi ti crede che gli angeli non li ha inventati dio
poeta mi dicono
c'è del vero in quella ironia e la rabbia
di aver perduto qualcosa senza averlo mai avuto
non ho fumato hashish
non ho bevuto le birre con cui addormento la mia pena
ma vi dico ugualmente che un giorno tornerò
per vedere se sono sopravvissuto al mio urlo
perché io voglio vivere anche con le palle
tranciate da un cuore di donna
e il cervello fuso che non conosce il sonno
e cantare ciò che resta da cantare
e tacere se arriva l'ora di tacere

quanto al resto,
non aspetterò che il gallo canti prima di tradire un'altra volta


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