VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art


Luther Blissett

Beatrice
My heart is full of troubles
Interventi



Le Centurie di Luther Blissett

   
1
Di notte nel segreto studio assiso,
sul bronzeo seggio rilassato e solo:
la fioca fiamma della solitudo
vaticinar m’ispira a creder  vano
ogni supporto dell’uman piolo.
2
In man la verga, nel bel mezzo in ombra
nell’onda il lembo della veste e il piede:
fremendo voce nel timor  che ingombra
del divino splendor: è qui che incede !
3
Quando  lettiga dal turbin rovesciata,
ceffi dai visi coperti con mantelli:
la repubblica sarà da gente ingrata
bianchi e rossi, ridotta qual bordelli.
4
Un monarca dall’universo verrà fatto,
che in pace e in vita a lungo non sarà:
nel detrimento più grande sarà retta
allorché  barca del pescator si perderà.
5
Senza a lungo combattere saranno
vituperati dal paese avito:
più borghi che città porte ne avranno
che le puttane segneranno al dito.
6
Discordia negligenza incoglionita
da Maometto a Dalema in gran dispetto
intride sangue in terra un troglodita
dal porto genovese col traghetto…
e quante volte nella città solare
quando l’ali dei giusti ahimè cadranno
con poche grida e qualche sermonetto
tutti i diritti a noi calpesteranno,
7
referendi elezioni entro la gabbia
serpente mal trasmesso e catturato
dal profondo d’inferno molta la rabbia
luna in acquario il posto è già arruffato:
8
tutto minaccia settanta volte sette:
si rinnova il senato o il parlamento:
giurate che la pappa dalle tette
a tutti scorrerà fin sotto il mento.
Arcobaleno oscuro tu che lo puoi
la siccità dovresti eliminare
con gran diluvio contro i protozoi
assisi in quarantenni  su poltrone.
9
Ecclesiastico il nulla ci minaccia
per l’idiota che non tiene senno
con discorsi e ascoltar non mai saranno
rinnovamento al secolo corrente
fragile rozza falce in basso o in alto
sarà congiura segreta per nemici
che contro il sesso mani di basalto
muteranno barba e superfici.
10
Dall’oriente verrà Budda pudico
a catturar bambini e padri e nonne,
trasportar droghe sotto il pappafico,
e puttane straniere alle colonne.
Odio intestino ed ira agli esiliati
grande congiura la padania estende,
ce l’ hanno duro Bossi e gli affiliati,
ma nel segreto vedono che “pende”
a volte a destra,  molto spesso a manca
per il gioco di parti e referenti
mentre la barca fuma gira e arranca
per incular tranquilli molta gente…
11
la forza del padrone è una minaccia
da Romolo alla Libia e trema Malta
il grande Adrio schiaffeggia sulla faccia
tributi di barbarie e  alla ribalta
sempre gli stessi nomi dall’abisso
che l’artefice nostro lascerà
il cinghiale , il leopardo o il Crocefisso
toro e bilancia mai più riposerà.
Il diavolo in persona nottetempo
fulgidissima luce in varia forma
color di zaffiro avvampa rutilante,
mentre dal seggio Pio pare che dorma
e giubilante del trono ritrovato
un’arguta intuizione del momento
culotta in ciel di nuovo profanato
abbatte mura antiche col martello.
12
Omnibus disciplinis papa magus
nel tumulo marmoreo rinnovato
per eclesiale classico ortodosso
col verso un po’ di quello lambiccato…
perduto e ritrovato nel millennio
sarà pastore semidio onorato
pria che finisca l’ultimo decennio
dall’altri vecchi in parte scoglionato.
Sotto catene d’oro và la Borsa
fra titoli, gabelle e contributi,
molti perdiamo ahimè anche la corsa,
agnelli miserando e ben fottuti.
13
Attente o genti umane affaticate:
la profezia che dico è assai contorta!
Molti gli intrighi molte le minghiate
tra le virtù di una manomorta.
Nascerà tra le spoglie del partito
un messo dalla linea un po’ rugosa
settario sette pene ribollito
delator della serie più viscosa:
14
causa avverrà stupenda e deleteria
tra notti di gran fuoco e di tremore
condanneranno  tutti alla miseria
fame, subbuglio, infimo terrore
della nostra italietta mal guidata
da queste cose sempre più fregata.
15
Grande e più tosto quel padano accresce
follia dissimulando a’ sprovveduti
tra i preziosi piacer della donzella
nel nerbo dei suoi lazzi più pasciuti,
nei luoghi della piccola contea
per molti rami della palma oscena
egli sarà soggetto da livrea
del Piemonte e di molti la cancrena…
16
Nel letto della notte strangolato
l’uccello vola incontro alla sua buca:
veleno, maladdestro, malcelato,
esposta al vilipendio di feluca.
Né corno o grida o cavalieri antichi
sapranno mescolare il fato e il fieto
per aver troppo  tempo strani fichi
coinvolti nel porgere il di dietro.
17
Ferite le parole nei cortei
per correre bruciato nei polmoni
con gli ossidi in latenza ai perinei
di tutta solitudine e passione
ossesso rosicchiando le preture
lo stesso inavvertito dal carbonio
monossido di tutte le creature
arrancano succhiando il pinzimonio.
18
dolce il gas formato dal benzene
sofistica il riverbero del passo
più nero dei mondiali non è il bene
se tutto ci confonde nel sorpasso
fatebenefratelli a tutti noi
che rivolgiamo in alto il nostro guardo
queste dolci giornate prima o poi
saranno dedicate a quel testardo.
19
Il sole e l’aquila al vincitor perbene
in assedio di donna nel piacere
pochi scampati dal conflitto avranno
calende nel sermone e nel sedere.
Ammaestrato il sigillo nel suo luogo
senza mani in gran folgore le palle
giocate in gran fatica senza sfogo
la festa seguirà per le vassalle…
20
Capiterà talvolta nel reale
di vedere le cose giustapposto
quasi a dispetto di ciò che vien nascosto
qualcosa che dall’altro lato appare:
forse l’inganno, forse per malia
la fame al mondo non la portan via…
21
Del valoroso personaggio il ramo
distorto alla mia destra tengo fallo
se fallo e sfallo con contorta mano
rimetto la mia sfiga ancora in ballo
giocando alle centurie notte tempo
dell’Aventino prospera fortuna
rimanderò in conflitto e al passatempo
duellanti amendue in opportuna
22
tenzon da cavalier di sì vegliarda
fattura democraticacristiana
o destra per sinistra aggrovigliata
leggi e costumi della durlindana:
già eletto nel consiglio provinciale,
sfrattato dal consiglio comunale
presto restituir potrà  il ditale,
arco del tempo da riempir pitale.
23
Quando l’uomo potente siede e veglia
tutto il contorno si distrugge in fatto
ragion c’ ha sospirato nella teglia
a ricoprir  suo e d’altri ogni misfatto.
Si’ tosto come avvien nel sagittario
colpo è spezzare l’altrui schiena in brandi
cotal nel sopportar prigion  breviario
io mi ribollo contro altri comandi.
24
Non è per li nemici la mia pena
veggendo come intorno si discute,
ma la vaghezza che ormai li mena
tutti l’amici miei ne le valute
c’ hanno a soffrir mentre la vita è a destra
e mena più che mai l’altra a sinistra:
sicché non sanno quanto li rimesta
la piega di colui che ci amministra.
25
Dai nuovi magistrati spopolata
la Repubblica sogna orride bestie
sogna oramai soltanto l’insalata
purché si salvi da peggior molestie.
Tutte calamità che a questo mondo
per lungo tempo perderà la pace:
spenta nel ventre, non più rubicondo
farà come colui che guarda e tace.


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