1.
Capricci
                  
                  2.
Contraccettivo
                  
                  3.
Caro amore ti scrivo da Puerìlia
                  
                  4.
Supplica del tarlo
                  
                  5.
That's your baby
                  
                  6.
Ebbi una visione
                  
                  
                  
                  1.
Capricci
                  
                  io cinque
nove trentasette
                  
                  gg anagrafico
in cella digitale del comune
                  
                  e della
centrate solforosa al trentaseipercento di rendimento
                  
                  tossico
dipendente
                  
                  (che poi
ribolle il mare denso con il resto)
                  
                  io ometto
equilibrato bene inserito
                  
                  fast-food
fast-love fast-dream
                  
                  che ogni
secondo prevedo onestamente il secondo appresso:
                  
                  mille
roboprofeti
ad imbonire:
                  
                  “moltiplicatevi
e producete che si fan soldi specie con bombe e bare
                  
                  io laborintegrato
con tutto il necessaire come il tarlo
                  
                  prima di
finire il legno
                  
                  vado a
capricci birichini:
                  
                  or voglio
il salvacondotto astrale!
                  
                  no! voglio
giocare coi seni di venere a perdifiato
                  
                  no! voglio
dormire sul velluto venerando della previdenza sociale
                  
                  no!
lentissimo
la morte voglio bere e far arte purissima
                  
 
                  
                  2.
Contraccettivo
                  
                  è
orrendo il pallore lunare
                  
                  che fa
trasognare le coppie
                  
                  e nascono
figli costosi.
                  
                  Abele
                  
                  Abele
                  
                  uccidi
Caino e spegni la luna
                  
                  
                  3.
Caro amore ti scrivo da Puerìlia
                  
                  Puerìlia
è un luogo di enigmi sottili, e se provi i pensieri, questi sono
                  
                  confusi,
deliziosi, ubriachi.
                  
                  Qui Adamo
si conosce con Eva. Rendersi conto di incontrarsi è disgrazia
                  
                  enorme,
malìa, fattura.
                  
                  Prima
dell'incontro
non c'è sequenza di avvenimenti, c'è il tempo sospeso.
                  
                  Non
c'è
ieri, domani o l'attimo, c'è adesso.
                  
                  Il sole,
la pioggia, la fame, la sete, stanno dentro adesso.
                  
                  Puerìlia
è un posto inebetito, d'incanto, certamente felice, che potrebbe
                  
                  somigliare
a una casa di cura per dementi, senza porte, finestre e neanche
                  
                  pareti.
                  
                  Si ama
a Puerìlia? Amare è provare dolore nel tempo. Non si ama
a Puerìlia.
                  
                  Che si
fa a Puerilia? Niente. O forse qualcosa; ci si spulcia, ad esempio,
                  
                  ma nessuno
sa raccontarlo.
                  
                  L'oblìo
contrae gli accadimenti e gli abitanti vivono adesso e mai.
                  
                  C'è
la morte a Puerilia? Non sembra; o se c'è, vive nascosta, o in
sospeso;
                  
                  per volere
del re? Nessuno lo sa.
                  
                  Gli smemorati
sono a Puerilia, felici si puliscono i denti mangiando le
                  
                  mele.
                  
                  Amor mio,
sono fermo nel dentro di adesso, giusto il tempo di fare un
                  
                  piccolo
tempo, forse di afflizione, e mi va di pensarti e intuisco che ero e
                  
                  che forse
sarò per un tempo comunque perfetto.
                  
                  Ti abbraccio,
per non stare da solo, dal principio alla fine del tempo.
                  
 
                  
                  4.
Supplica del tarlo
                  
                  Lasciatemi
la croce classica di legno
                  
                  da
rosicchiare
a mano a mano verso il divino
                  
                  Questo
cristo di plastica impassibile
                  
                  mi
farà
morire di fame
                  
 
                  
                  5.
That's your baby
                  
                  (Canzona
prosastica)
                  
                  Purtroppo
la cerca del piacere
                  
                  che fai
dopo il tramonto
                  
                  se il whisky
non ce l'hai
                  
                  la birra
non ce l'hai
                  
                  la USL
non ce l'hai
                  
                  l'hatù
ti manca?
                  
                  Il costo
della nascita non è costante su tutti i mercati.
                  
                  In termini
economici un neonato è prezzato in ragione della pipì che
fa, per cui se beve biberoni consuma pannolini in modo equilibrato noi
dormiamo assorbiti da altri pensieri produttivi
                  
                  Purtroppo
la cerca del piacere
                  
                  che fai
dopo il tramonto
                  
                  se il whisky
non ce l'hai
                  
                  la birra
non ce l'hai
                  
                  la USL
non ce l'hai
                  
                  l'hatù
ti manca?
                  
                  Che lui
volesse uscire dalla pancia lo seppe quando si mosse e lei si scosse
                  
                  eccone
un'altro disse, sentì un calcetto dentro e si turbò e poi
lui uscì
                  
                  nel tu
non puoi capire il disegno della miseria, come faremmo noi se fossimo
tutti
ricchi a fare l'elemosina? So io che mi costa sfamare i barboncini che
valgono la metà
                  
                  Purtroppo
la cerca del piacere
                  
                  che fai
dopo il tramonto
                  
                  se il whisky
non ce l'hai
                  
                  la birra
non ce l'hai
                  
                  la USL
non ce l'hai
                  
                  l'hatù
ti manca?
                  
                  Nacque
uno scheletrino roba da bricolage, ma la divisa pregiata non va
disturbata,
ché il deficit della bilancia cresce e finiremo tutti sotto il
lastrico
                  
                  e ciao
paradiso.
                  
                  Fu
così
ceduto al racket dei birichini e crebbe alto in furbizia e lo avviarono
qui a Metropoli dove fa finta di avere fame e molesta i turisti
                  
                  e tocca
i seni alle nostre mogli
                  
                  Purtroppo
la cerca del piacere
                  
                  che fai
dopo il tramonto
                  
                  se il whisky
non ce l'hai
                  
                  la birra
non ce l'hai
                  
                  la USL
non ce l'hai
                  
                  l'hatù
ti manca?
                  
                  (Detto
fra noi e noi, e che loro non sappiano, la prassi ci fa comodo
                  
                  ché
ci consente di fare opera buona, così alla spicciolata
recuperiamo
ai semafori il paradiso dato per perso)
                  
                  Purtroppo
la cerca del piacere
                  
                  che fai
dopo il tramonto
                  
                  se il whisky
non ce l'hai
                  
                  la birra
non ce l'hai
                  
                  la USL
non ce l'hai
                  
                  l'hatù
ti manca?
                  
                  Che fai?
Che fai?
                  
                  Ti sciupi
nell'amour all'antica, e sono beghe per noi del commercio estero
                  
 
                  
                  6.
Ebbi una visione
                  
                  Ero piccino
allora vidi la mia anima.
                  
                  Non stava
al centro bensì spostata a sinistra.
                  
                  Lattiginosa
sottile frastagliata un poco porosa quadrotta
                  
                  bidimensionale
in luogo incolore forse grigio.
                  
                  Da quando
la notai la prima volta è sempre lì
                  
                  ogni tanto
la vedo fluttuare.
                  
                  La mia
anima è staccata dal cervello
                  
                  sembra
stia davanti alla zona del cuore.
                  
                  A volte
assomiglia a quei riccioli
                  
                  di ferro
prodotti dal tornio.
                  
                  Io so che
dentro la mia anima non c'è niente.
                  
                  Altre volte
pare un buco attorcigliato tipo ombelico.
                  
                  Non è
bella la mia anima non è niente.
                  
                  Per vederla
ci debbo pensare.