VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art


Calamus
Almanacco di poesia


Bruno Brancher

   
1. MIRIAM ALL'OSPEDALE
2. UN BARRACUDA INNAMORATO
3. IL VENTO
4. MONICA E LA SUA ARPA
5. MARIELLA SUL LAVORO
6. CON ROSA SU LA MUNTAGNETA DE SAN SIR

1. MIRIAM ALL'OSPEDALE

il suo viso spicca esangue
spicca sulle pareti bianche
sul bianco del lenzuolo
sul bianco del cuscino
nel bianco del soffitto
di quella stanza d'ospedale

la mia amica Miriam si riprese
per un attimo si riprese
si riprese nel sorriso
si riprese nel respiro
ed io Miriam mia
Miriam che ti amo
ricevetti un attimo di fulgore
sì sì un raggio di sole
un caldo bagliore
poi ti addormentasti
e sparve il sorriso

sparve il sorriso
ed io notai i tuoi capelli bianchi
che fluenti arabescano il tuo volto stanco
e riapparve il bianco
che io detesto
che io detesto
 
 

2. UN BARRACUDA INNAMORATO

quel barracuda ha gli occhi storti
è strabico

quel barracuda non emette suoni
è muto

il barracuda che dico io quando si innamora piange a
dirotto e poi digrigna anche i denti

gli occhi sbiechi del mio barracuda non fanno ridere
nessuno

l'ostinato mutismo del mio barracuda preoccupa
qualcuno

perché il mio barracuda è un pesciolino che incute
rispetto

le lacrime del mio barracuda
si confondono
(perché anch'esse sono salate)
si confondono nelle acque del mare
da cui il mio barracuda è circondato

come cantare di un barracuda innamorato
di un amore solo da lui sentito
da altri non notato
(escluso che da me
che a volte son poeta
che a volte
di amore canto
anche se nel mio canto
a volte sono stonato)
e usando la licenza del poeta aggiungo
lacrime strabiche
lacrime mute
lacrime innamorate
lacrime digrignanti
lacrime serie
lacrime rispettose
lacrime immense
come immenso è il mare
lacrime salate
lacrime d'amore
         (ma mi sembra d'averlo già detto)
lacrime inosservate
lacrime che cantano
anche se stonate
sì insomma
lacrime di un barracuda innamorato
 
 

3. IL VENTO
(a Barbara, nella casa di papà suo)

E' una grande costruzione antica costruita con il tufo
che il tempo ha dipinto di grigio

Spicca nella pianura salentina protetta da accenni di
bosco e da mille alberi di peschi e di mandorli

Un viale con filari di pini mediterranei immette
nell'aia piattaforma di attesa per i nostri sogni

Una ripida e bianca scalinata candida e nel salirla
massacrante, si inerpica e si perde lassù

AII'interno della casa appare un grande camino e sulla
mensola spicca la foto non a colori di papà tuo che
ride

Tiene il volto rilassato
con gli occhi che gli luccicano
le labbra orientali sono dischiuse
sorride è felice
perché tu sei nata

è notte
ed una finestra attira
 illuminata
gli innocui
i rissosi ansimanti
i malinconici
i solitari un po' carenti
i bevitori
le donne coi loro amanti
gli uomini colle loro amanti
gli amanti tout-court
i ragazzi non felici
i chitarristi mai stanchi
i poeti erranti
i prodotti della notte
i girovaganti
Caronte assai disperato
perché la sua barca è affondata
pensa di trovare qualche volonteroso
in grado di recuperarla
ma poi ci vede quel Caronte
ci vede me e tuo padre e grida
non li voglio vedere 'sti disperati
rinuncio al recupero della barca
sennò rischio di trasportare questi signori
dall'altra parte sull'altra sponda
non ce li voglio questi due
ne va della mia reputazione
e se ne riparte vieppiù infuriato
ed io dico che aveva ragione
di sentirsi così indignato
perché siamo stati noi io e tuo padre
ad affondargli quella barca
io gliela avevo affondata perché sono stufo
di essere trasportato da barche
n luoghi di pena in luoghi per dannati
ma tuo padre addusse un'altra ragione
disse che la notte non gli piace
disse che l'oscurità lo spaventa
quante cose disse il mio amico Antonio
disse che vide la barca e immediatamente l'affondò
perché lui la traversata preferisce farla di giorno
magari illuminato da un sole lucente

Antonio oh Antonio sei sempre il solito raffinato

nel caso dell'affondamento della barca di Caronte
io e tuo padre siamo stati complici
per una semplice ragione
senti un po' Barbara
noi siamo fermamente convinti
che chi fa una vita in terra detta d'inferno
non si meriti l'inferno anche nell'altra vita
sballerebbero tutti gli insegnamenti religiosi
ed ecco perché con diverse motivazioni
abbiamo affondata quella maledetta barca
a dispetto della rabbia di Caronte
nel breve orizzonte
nelle notti di luna piena

esplode un gigantesco pino
che
investito da luce bianca
emana bagliori verdi
come fosse smeraldo
immerso in acqua limpida

Piante di oleandri
luci
luci di piombo
poi
nel sole rosso
del tramonto
il cielo limpido
si dipinge
di blu cobalto

Nella notte
ombre
ombre brune
ed io
nella notte
vidi un uomo
che non volle pensare a niente
vidi un uomo avvolto nel silenzio
nel suo non sonno
contorto e selvaggio
sospirava
a volte sobbalzava
e
nella luce esterna
Marianne danzava
accarezzata dal vento

Piante di oleandri
luci
luci d'oro
poi
nel colore rosa
dell'alba
la campagna salentina
si dipinge
di giallo ocra
 
 

4. MONICA E LA SUA ARPA

                       le dita affusolate
la veste ha in seta rossa
le candide braccia
che sinuose
carezzano fili d'arpa

tenera linea del collo
il volto chino
i capelli ondeggiano
l' arpa vibra in tremuli suoni
                                                 ester
                                                 clamps
                                                 singer
                                                 lamps

Monica
in leggero movimento
ondulatorio
come in sogno
spazia

              immagini
 
 

5. MARIELLA SUL LAVORO

ciao Mirella
no Mariella precisa lei
Mariella che aspetta un bambino
no preferisco una bambina dice Mariella

ma certo
Mariella
così linda
pulita
e bella
 

6. CON ROSA SU LA MUNTAGNETA DE SAN SIR
(O MONTE STELLA)

la gola candida
palpitante aspira fumi
ascolta rumori
che lei chiama magici
e si che sta fumando una emmeesse
e Rosa sorride
sbadiglia e la se stira
Rosa è trasognata
ha le vesti slacciate
le gambe nude nell'erba frusciante
Rosa bella bella Rosa
guarda il cielo
che è azzurro
mi dai un bacio? le chiedo
e lei continua nel sorriso
mi accarezza il viso
e non mi bacia


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